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trate mai.
Finalmente nel quinto anno si presentò ad Angelina il
partito del guardaboschi del Conte. La mamma fu sopra
ad Angelina tempestandola con dirle che si spacciasse:
che essa non aveva poi mica da aspettare uno dei tre Re
Magi o l imperatore di Trebisonda; che badasse a non
lasciarsi venire gli speroni, perché allora sarebbe stata
costretta a guardare il catenaccio in casa per tutta la vita;
che il capobosco del Conte era un partito con i fiocchi,
di cui si sarebbero leccate le dita figliuole di avvocati&
ecc., ecc.
Ed Angelina non lo rifiutò.
Letteratura italiana Einaudi 123
Giovanni Faldella - Le «Figurine»
Michelino, come sentì le impromesse di Angelina con
il guardaboschi, si vide passare davanti agli occhi netta
la figura della figliuola del Conciliatore viciniore. Questi
era un contadinone tagliato con l accetta, che lavorava
egli stesso con i suoi buoi la sua campagna, e non sapeva
rabescare la sua firma con le iniziali maiuscole. Ma per
compenso era di buona vita, ed aveva le pareti della sua
sala girate torno torno da un triplice ordine di sacchi
pieni di grano: ché tale era tutta la sua tappezzeria e la
sua ambizione. La figliuola di lui portava bensí sul collo
una voglia di lepre, ma si poteva dire belloccia, e poi, ciò
che importava di piú, era giusta come l oro di zecchino
ed anche allegra come una cincinpotola. Onde Micheli-
no la fece richiedere per sé, e mancomale non se la vide
diniegata.
Le cose erano intese nei detti termini, dentro i quali
parevano correre per la via piú naturale del mondo.
* * *
Ma non pareva piú naturale questo stato di cose a Mi-
chelino, dopo vespro, frammezzo alle foglie rosse di vite
e alle foglie larghe delle zucche terragnole e ai loro fiori
giallissimi, dimenticati da quel giorno di festa, e che
contemplava egli solo& solo come un mendico in
quell ora.
Per via della solitudine Angelina gli si ingrandiva nel-
la fantasia; gli diventava in immagine piú madonna di
ciò che era in effetto; ed egli per giunta le fabbricava an-
cora e le metteva intorno un cornicione ideale piú dora-
to e piú intagliato di quello che circonda la pala sull alta-
re maggiore&
Ad ogni momento per terra e per l aria gli ondeggia-
vano e gli balenavano dinanzi tutto il bellore e la de-
gnezza di lei.
Per lo contrario gli si rimpicciniva nella mente la figu-
Letteratura italiana Einaudi 124
Giovanni Faldella - Le «Figurine»
rina della figliuola del Conciliatore. Egli la spiumava ad-
dirittura con i ferruzzi del suo cervello quella cincinpo-
tola, e le allungava e le rendeva piú ridicolosa la voglia
di lepre sul collo.
Egli sentiva, egli voleva irremissibilmente Angelina.
Angelina era fatta assolutamente per lui e non per
quel barbone del Guardaboschi& Oh! Egli avrebbe ap-
piccato il fuoco a quel barbone!
«Ditelo voi, filari di viti, ditelo voi, pomi cotogni, se
Angelina non deve essere mia, e se del barbone non si
deve fare un falò& Dillo tu, erba& »
E intanto scapigliava l erba che gli saliva fra le mani.
Si trovò presso un bordone di acqua sorgiva, che fa-
ceva una pozzerella fonda, bruna e limpidissima, tanto
che lasciava vedere la minima rena e il saettamento dei
minimi bacherozzoli. Era gentile la superficie di
quell acqua intagliata a crespe di colla di pesce; ma co-
me i bacherozzoli la traversavano con le loro aluzze re-
miganti, essi la turbavano in giri deboli, placidi, mobili e
concentrici.
Michelino a cessare l ardenza, la smania, e l assillo
che gli bruciavano addosso, si chinò, tuffò le sue due
mani nella fonte& e ristette cosí per un pezzo; poi si
sdraiò sull erba.
Di lí a molto tempo, egli si dissonnò. Oh, come mai?
Chi l avrebbe detto? C era già la luna sulla cappa del fir-
mamento. Il fondo del cielo era di un azzurro carico; e il
dinanzi era rimato e bugio di nuvole stracciate,  alcune
di fosforescenza argentina ed altre brune come velluto
da funerale. La luna si ciondolava dietro quegli stracci
di nubi: cominciava a sbucare a poco a poco da una cre-
pa per un lembo o per un corno, i quali non parevano
nemmanco alla bella prima cose di luna, ma un lanterni-
no giallo, o un mozzo di bragia; poi man mano la luna si
sfagottava di piú, fino a che usciva, esplodeva completa
come un seno dai veli di una Dea, per dirla quasi con
Ossian.
Letteratura italiana Einaudi 125
Giovanni Faldella - Le «Figurine»
La luna completa ralluminò le speranze e gli estri di
Michelino, accendendogli in testa una candela (passi la
metafora!).
Egli si levò risoluto da terra, girò e rigirò per la cam-
pagna, fin che fu dietro una chiudenda, presso il muro
settentrionale di una casa molto conosciuta da lui, intor-
no a cui una volta egli spessicava assai. Quivi si appiattò
dopo il tronco di un gelso grossissimo, che pareva il pa-
dre dei gelsi e figurava nero nero sotto la luce lunare.
* * *
Dopo mezz ora che era in posta Michelino sentí un [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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